Presentazione del libro IL SUONO RITROVATO (...al tempo meravigliosamente perso insieme)



Venerdì 18 luglio, ore 21, Sala Concerti della Scuola di Musica di Testaccio, Piazza Orazio Giustiniani 4/a
Presentazione del secondo libro di Tony Carnevale, Il suono ritrovato, edito da Universitalia: è il risultato di una lunga ricerca sul suono che ha raccolto stimoli anche da diverse altre discipline oltre la musica, arrivando all’elaborazione di un metodo originale, un approccio non razionale alla musica, un approccio non razionale che tende a privilegiare l’aspetto creativo della formazione, cosa di cui la didattica tradizionale non si è mai occupata. L’intento del metodo è quello di sviluppare l’identità artistica originale di ognuno attraverso la composizione e l’interpretazione creativa a qualunque livello, restituendo a tutti il diritto all’espressione musicale. Una proposta di un assetto, un modo diverso di pensare e vivere la musica e i musicisti, che tenta di mettere in discussione l’immagine del musicista che la cultura dominante, con la complicità della didattica tradizionale e dell’alienazione religiosa, continua a proporre: questo libro è anche la proposta che musicisti non si nasce, musicisti si diventa. Il Laboratorio tenuto da Tony Carnevale, presente nella Scuola di Musica di Testaccio ormai da diversi anni, si basa sulla realizzazione e interpretazione di progetti originali dei partecipanti, in un contesto collettivo in cui ognuno lavora sul proprio progetto ma contribuisce contemporaneamente ai progetti degli altri partecipanti, senza limiti di genere nè di preparazione tecnica. Ma, ovviamente, non è tutto qui: le oltre 300 pagine del libro sono dense di argomenti e ipotesi di ricerca e non sono certo riassumibili in poche righe.
Saranno presenti, oltre all’autore, l’editore Manuel Onorati per Universitalia, la musicista e formatrice Stefania Graziani, il musicista e formatore Marco Gentili e alcuni dei partecipanti al Laboratorio diretto da Tony Carnevale, i veri protagonisti e testimoni diretti di questa particolare metodologia.
Un’occasione per conoscere qualcosa di nuovo nell’ambito della ricerca e della formazione musicale, un modo diverso di essere anche “semplici” ascoltatori, nel senso più profondo del termine, ritrovando quel “suono” interno che ogni essere umano ha.