- Concerto di immagini e suoni ideato da Bimba Landmann e Tony CarnevaleIl 16 e il 30 luglio partecipa a due appuntamenti dedicati alle famiglie e ai bambini con due artisti di fama internazionale, l’illustratrice Bimba Landmann e il musicista Tony Carnevale. Lo spettacolo musicale è liberamente ispirato al libro L’unicorno dal corno d’oro, raccontato attraverso le immagini dipinte e animate in tempo reale dall'artista illustratrice Bimba Landmann. La bellezza delle immagini vi trasporterà in un’atmosfera suggestiva e fiabesca e la fusione tra immagini, musica e narrazione, creerà un’esperienza unica e coinvolgente per adulti e bambini. L'unicorno dal corno d'oro
Liberamente tratto dal libro scritto da Sylvaine Nahas e illustrato da Bimba Landmann, Edizioni Arka.
Illustrazioni: Bimba Landmann.
Testo: Sylvaine Nahas.
Musiche e Orchestrazione: Tony Carnevale.
Musiche aggiuntive: Stefania Graziani.
Voce narrante: Emanuela D’Agostino.
Pianoforte: Stefania Graziani.
Violino: Marta Cosaro.
Direzione Artistica: Tony Carnevale - Associazione Culturale ANORA.
A cura di Emanuela Mastria.
La storia si svolge durante l’arco di una giornata in cui il protagonista Nicolò, anche mentre è impegnato in attività quotidiane, sogna di incontrare un animale mitico: l’unicorno. Gli adulti a cui confida il suo sogno cercano di dissuaderlo dalla ricerca e lo invitano ad occupare il suo tempo in modo utile. L’unico che riesce a comprendere Nicolò è il personaggio del nonno a cui è affidato il messaggio bellissimo di questo racconto.
Intervista a Radio Città Aperta, di Alessandro Sgritta
...la registrazione dell'intervista a cura di Alessandro Sgritta a Radio Città Aperta. Sono stati presentati: il nuovo libro "Oltre le note", la Extended Version rimasterizzata di "III Movimento", il nuovo vinile inedito ed altro ancora...
Clicca sul link qui sotto per ascoltare l'intervista
Musyance, intervista di Angela De Gregorio su "Oltre le note"
Oltre Le Note. Un approccio non razionale alla musica è il nuovo libro di Tony Carnevale
Dott.ssa Angela De Gregorio
Per leggere l'intervista clicca QUI
Intervista a Roma 3 Radio in occasione dell'uscita del libro "Oltre le note - un approccio non razionale alla musica"
Mercoledì 25 maggio 2022 sono stato ospite di Roma 3 Radio, la radio dell’Università Roma 3, per presentare in anteprima il libro “Oltre le note – un approccio non razionale alla musica” edito da Celid.
Oltre le note, il mio nuovo libro al Salone Internazionale del libro di Torino
...è con grande emozione che vi comunico l'imminente uscita, per Celid, del mio nuovo libro "Oltre le note: un approccio non razionale alla musica"; il sottotitolo descrive una parte dei contenuti: "Il metodo Anora: una poetica ed una ricerca per la Formazione Musicale Psicodinamica". Voglio subito chiarire che questa definizione non ha nulla a che vedere con la Musicoterapia o la Psicoterapia: nel libro è tutto spiegato in modo approfondito. Si tratta di un libro che affronta la musica in diversi aspetti, a partire dalla sua stessa definizione, fino ad arrivare ad elaborazioni, sostenute da tanti anni di prassi con i miei Laboratori, che portano verso nuovi orizzonti della formazione musicale e della didattica in senso più ampio, oltre che, ovviamente, verso una visione diversa di questa forma di espressione artistica.
Ma non voglio togliervi la sorpresa di leggere !
Guardate questo brevissimo video (poco più di un minuto) per tutte le informazioni. Buona lettura e grazie per il supporto che, se vi andrà, potrete dare a questa ricerca e prassi condividendo la notizia.
CONCERTO DEI LABORATORI DIRETTI DAL M° TONY CARNEVALE
FINALMENTE! come ogni anno, da ormai quasi 20, eccoci al concerto finale dei nostri Laboratori :-) .
Ci vediamo sabato prossimo 22 giugno alle 21 presso la sala concerti della Scuola Popolare di Musica di Testaccio (Piazza Giustiniani 4, ex Mattatoio).
L'ingresso è ovviamente GRATUITO.
Ci vediamo sabato prossimo 22 giugno alle 21 presso la sala concerti della Scuola Popolare di Musica di Testaccio (Piazza Giustiniani 4, ex Mattatoio).
L'ingresso è ovviamente GRATUITO.
Intervista alla radio dell'Università Roma 3 sul metodo ANORA
Intervista a Tony Carnevale, sintesi dalla trasmissione DoReMu, Roma 3 Radio, con Graziana Morale e Maura Moretti: per ascoltare clicca QUI
CONFERENZA SULLA FORMAZIONE MUSICALE ALLA BIBLIOTECA ELSA MORANTE
UNA RICERCA SULLA MUSICA E SULLA FORMAZIONE ARTISTICA
L’incontro avrà come argomento principale la necessità di una poetica per fare una formazione artistica coerente con la natura degli esseri umani; si affronteranno problemi della formazione – in particolare quella musicale – come attività di sviluppo della creatività e la conseguente formazione di cittadinanza attiva. La proposta parte dalla convinzione che ogni attività umana nasce dal pensiero e che è proprio il pensiero che deve essere formato e sviluppato, in particolare il pensiero creativo. Si cercherà di raccontare quindi la genesi e la prassi del metodo ANORA, elaborato in anni di esperienza nell’ambito della formazione e dell’attività artistica dal M° Tony Carnevale, che ha sviluppato questa importante ricerca con il fondamentale contributo della ricerca psicodinamica. Interverranno docenti di musica e operatori in ambito psicoterapeutico: Tony Carnevale, Marco Ciacci, Sabrina Circhetta, Marco Gentili, Stefania Graziani, Caterina Medici, Andrea Molinara.
INGRESSO GRATUITO
A&B: intervista a Tony Carnevale, di G. Livi
per leggere l'intervista sul sito A&B clicca QUI
o leggi di seguito
Introduzione
E’ stato definito “l’apripista della rinascita del Progressive in Europa” e per anni ha goduto della stima di due miti del Progressive italiano come Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese, che a più riprese hanno con lui collaborato.
Inserito in diverse enciclopedie e libri dedicati al Progressive, italiani e stranieri, è considerato dalla stampa specializzata fra i pochi capaci di scrivere musica per tutti gli strumenti, dalla band all’orchestra sinfonica.
È Tony Carnevale, un’eccellenza della nostra penisola, che batte la bandiera libera di chi ha sempre caparbiamente prodotto in solitaria i propri lavori (ben sette i dischi a suo nome, di cui l’ultimo coinvolgente ottanta tra musicisti e cantanti), lavorando nell’industria musicale a tutti i livelli, dalla Discografia alla Televisione, passando per il Teatro, la Danza, il Cinema.
È un personaggio unico della scena nazionale: pianista, compositore, arrangiatore, orchestratore, produttore musicale, direttore d’orchestra e di coro, è anche autore di articoli e libri sulla musica. In qualità di formatore di altri artisti, ha elaborato un metodo didattico originale motivato da un serio impegno sociale a tutto vantaggio della diffusione di una nuova cultura musicale: in tale contesto ha fondato ANORA, Associazione Culturale che promuove l’idea secondo cui l’espressione attraverso i suoni è un diritto naturale di tutti gli esseri umani e non un privilegio di pochi “eletti”.
Lo abbiamo incontrato nel suo studio di Roma.
o leggi di seguito
Introduzione
E’ stato definito “l’apripista della rinascita del Progressive in Europa” e per anni ha goduto della stima di due miti del Progressive italiano come Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese, che a più riprese hanno con lui collaborato.
Inserito in diverse enciclopedie e libri dedicati al Progressive, italiani e stranieri, è considerato dalla stampa specializzata fra i pochi capaci di scrivere musica per tutti gli strumenti, dalla band all’orchestra sinfonica.
È Tony Carnevale, un’eccellenza della nostra penisola, che batte la bandiera libera di chi ha sempre caparbiamente prodotto in solitaria i propri lavori (ben sette i dischi a suo nome, di cui l’ultimo coinvolgente ottanta tra musicisti e cantanti), lavorando nell’industria musicale a tutti i livelli, dalla Discografia alla Televisione, passando per il Teatro, la Danza, il Cinema.
È un personaggio unico della scena nazionale: pianista, compositore, arrangiatore, orchestratore, produttore musicale, direttore d’orchestra e di coro, è anche autore di articoli e libri sulla musica. In qualità di formatore di altri artisti, ha elaborato un metodo didattico originale motivato da un serio impegno sociale a tutto vantaggio della diffusione di una nuova cultura musicale: in tale contesto ha fondato ANORA, Associazione Culturale che promuove l’idea secondo cui l’espressione attraverso i suoni è un diritto naturale di tutti gli esseri umani e non un privilegio di pochi “eletti”.
Lo abbiamo incontrato nel suo studio di Roma.
Il metodo Anora all'Istituto di Istruzione Superiore "Di Vittorio - Lattanzio" di Roma
Giovedì 21 dicembre, presso l'Istituto Di Vittorio - Lattanzio di Roma, si terrà un incontro dal titolo "Musica: cos'é e come si fa", un'occasione per approfondire l'immenso argomento "musica" e per conoscere il metodo ANORA (Approccio NOn RAzionale), elaborato dal M° Tony Carnevale.
L'evento riguarda esclusivamente gli studenti ed i docenti dell'Istituto.
Un appuntamento da non perdere.
L'evento riguarda esclusivamente gli studenti ed i docenti dell'Istituto.
Un appuntamento da non perdere.
Seminario gratuito del M° Tony Carnevale al CIDI
Giovedì
30 novembre 2017
Ore
17.00 - 19.00
Piazza S.
Sonnino, 13 – Roma
La creatività in musica tra fisica e numeri
a cura del M° Tony Carnevale - Associazione ANORA
L’idea
è quella di raccontare un passaggio storico, cercando di approfondire cosa è
successo con l’avvento dell’informatica e delle sue applicazioni in campo
musicale, in particolare per quanto riguarda gli aspetti creativi e
realizzativi.
A
condurci in questo viaggio sarà un musicista e formatore che ha vissuto sulla
propria pelle questo importante passaggio trasformativo che ha portato verso un
cambiamento radicale e ha significato per molti un non sempre facile
riaggiornamento delle competenze.
L'evento è gratuito ma a prenotazione obbligatoria: se si intende partecipare bisogna inviare una email a cidiroma@cidiroma.it
Oltre le note: Concerto Laboratorio
I partecipanti suoneranno e canteranno musiche elaborate all'interno dell'attività del Laboratorio, raccontando la genesi e lo sviluppo dei propri brani originali.
Un'occasione per scoprire il metodo ANORA e ascoltare i risultati della sua applicazione.
L'INGRESSO E' RISERVATO AI SOCI: consigliata la prenotazione al numero 392 8181006.
Concerto dei Laboratori diretti da Tony Carnevale
Sabato 24 giugno ore 21,30 - Sala Concerti Scuola Popolare di Musica
di Testaccio: Concerto finale dei Laboratori di Composizione Applicata,
Arrangiamento e Produzione Musicale, diretti da Tony Carnevale.
Un'occasione per ascoltare musica originale frutto di un lavoro creativo
e realizzativo basato sul metodo ANORA.
Ve lo racconteranno
direttamente i protagonisti.
Ingresso GRATUITO.
WORKSHOP GRATUITO SULLA MUSICA ALLA BIBLIOTECA E. MORANTE - 10 GIUGNO ORE 10,30
Associazione Culturale
presenta
Musica:
cos’è e come si fa
cos’è e come si fa
come nasce e si realizza un
progetto musicale nella produzione moderna
a cura
del M° Tony Carnevale
Il
workshop è aperto a TUTTI; si affronterà un discorso a carattere
divulgativo sui processi creativi che portano alla formazione di un’idea
musicale, con approfondimenti sulle varie figure che fanno parte della
produzione musicale attuale (compositore, autore, arrangiatore,
produttore musicale, interprete, esecutore, fonico etc.) e su come sia
possibile, con l’aiuto dell’informatica, realizzare un prodotto
professionale in autonomia con un semplice PC. Il tutto con esempi
musicali concreti presi dall’attualità. Si parlerà anche di nuove
possibilità di approccio alla musica, sia come studio che come semplice
“vissuto”, offerte da ricerche in ambito psicologico. Sono
particolarmente invitate a partecipare tutte le persone che, a qualsiasi
livello, realizzano o provano a realizzare proprie musiche o testi
originali: quindi aspiranti (o già attivi) Cantautori e Cantautrici,
Gruppi, Compositori e Compositrici, Autori e Autrici di testi (anche
semplici poesie o scritti di qualunque genere, diari etc.) e chiunque
voglia saperne di più su come si può sviluppare e realizzare un’idea
originale, dalla sua nascita alla realizzazione su CD o dal vivo. Sarà
inoltre presentata un’importante ricerca sulla musica che ha dato
origine al metodo ANORA (approccio non razionale), una rivoluzione
nell’ambito della formazione musicale e della musica nel senso più ampio
possibile, che propone l’espressione attraverso i suoni come diritto di
tutti gli esseri umani e non privilegio di pochi. Siamo tutti
musicisti….venite a scoprirlo.
Dal 2016 è presidente dell’Associazione Culturale ANORA.
Ulteriori informazioni su www.tonycarnevale.it
Biblioteca Elsa Morante
Note biografiche sul relatore
Tony
Carnevale è considerato dalla critica specializzata “…uno dei più
importanti musicisti italiani di sempre”. E’ attivo come pianista,
compositore, arrangiatore, orchestratore, direttore di coro e
d’orchestra, produttore musicale; ha lavorato e lavora in diversi
settori di applicazione della musica, dalla discografia alla
televisione, dal teatro/danza al cinema. Oltre alle tante produzioni
realizzate per altri artisti, è autore di 7 lavori personali recensiti
in tutto il mondo ed è presente in diverse enciclopedie internazionali
come musicista attivo nel genere Progressive, Rock Sinfonico e Modern
Symphony. Dal 2000 svolge anche attività come formatore, sia in
Conservatorio che nelle scuole private, avendo elaborato un metodo
originale che permette a chiunque di esprimersi attraverso i suoni. E’
autore di due libri sull’argomento: “Il Pensiero e il suono” e “Il suono
ritrovato”. Dal 2016 è presidente dell’Associazione Culturale ANORA.
Ulteriori informazioni su www.tonycarnevale.it
Via Adolfo Cozza 7
Lido di Ostia
sabato 10 giugno
ore 10,30
Musica: cos'è e come si fa
Musica: cos’è e come si fa
Come nasce la musica e come si
realizza un progetto musicale nella produzione moderna
Workshop a
cura del M° Tony Carnevale
Breve
descrizione
Si affronterà un discorso sui processi creativi che portano alla
formazione di un’idea musicale e alla sua realizzazione, con approfondimenti
sulle varie figure che fanno parte della produzione
musicale attuale: compositore,
autore, arrangiatore, produttore musicale, interprete, esecutore, fonico
etc.
Si parlerà di nuove possibilità di approccio alla musica, sia dal punto di vista
dello studio che dell’ascolto, offerte da ricerche in ambito psicologico e psicoacustico.
Il Workshop è aperto a tutti: sono
particolarmente invitate a
partecipare tutte le persone che, a qualsiasi livello, realizzano o provano o
hanno intenzione di provare a realizzare proprie musiche e/o testi originali, ma anche chi, ovviamente, vuole solo “capirci qualcosa”.
Sarà inoltre brevemente presentata
la terza edizione del libro Il suono ritrovato, un’importante ricerca sulla musica che
ha dato origine al metodo ANORA (Approccio NOn RAzionale), una
rivoluzione nell’ambito della formazione musicale e della musica nel senso più
ampio possibile, che propone l’espressione attraverso i suoni come diritto di tutti gli esseri umani e non
privilegio di pochi, la
proposta di un modo nuovo di pensare, ascoltare e vivere la musica
stessa, sciogliendo i nodi di pensiero
che bloccano le potenzialità.
Cercheremo di capire l’esigenza
dell’essere umano di esprimersi attraverso i suoni e di fare luce sulle tante bugie che la cultura dominante e la
didattica tradizionale continuano a raccontare…
Note biografiche sul relatore
Tony
Carnevale è considerato dalla critica
specializzata “…uno dei più importanti
musicisti italiani di sempre”. E’ attivo come compositore, arrangiatore,
orchestratore, direttore di coro e d’orchestra, pianista e produttore musicale;
ha lavorato e lavora in diversi settori di applicazione della musica, dalla
discografia alla televisione, dal teatro/danza al cinema. Oltre alle tante
produzioni realizzate per altri artisti, è autore di 7 lavori personali
recensiti in tutto il mondo ed è presente in diverse enciclopedie internazionali
come musicista attivo nel genere Progressive, Rock Sinfonico e Modern Symphony.
Dal 2000 svolge anche attività
come formatore, sia in Conservatorio che nelle scuole private, avendo elaborato
un metodo originale che permette a
chiunque di esprimersi attraverso i suoni.
E’ autore di ben due libri
sull’argomento: “Il Pensiero e il suono”
e “Il suono ritrovato”.
Dal 2016 è presidente
dell’Associazione Culturale ANORA.
Anora alla Biblioteca Elsa Morante per un 8 marzo diverso
La nostra Associazione Anora ha organizzato questo evento GRATUITO
per festeggiare l'8 marzo. Cercheremo di raccontare soprattutto il
rapporto donna-uomo e la lotta contro la fredda razionalità da sempre
portata avanti dalle donne...e dagli artisti.
Donne sul palco, musica al femminile, scritta da donne e da uomini: musica come rappresentazione della nostra realtà più profonda, quella fantasia che ci rende umani e per questo tutti uguali.
Un percorso, un filo che si muove tra lettere d'amore e musiche originali.
Vi aspettiamo.
Donne sul palco, musica al femminile, scritta da donne e da uomini: musica come rappresentazione della nostra realtà più profonda, quella fantasia che ci rende umani e per questo tutti uguali.
Un percorso, un filo che si muove tra lettere d'amore e musiche originali.
Vi aspettiamo.
L'unicorno dal corno d'oro - Concerto di immagini e suoni, di Bimba Landmann e Tony Carnevale
L'unicorno dal corno d'oro
16 luglio
–
30 luglio - Castel Romano Outlet
Workshop sulla musica alla Biblioteca Elsa Morante di Ostia
Sabato 11 giugno, ore 10 e 30, Biblioteca Elsa Morante, Via Adolfo Cozza 7 - Ostia
INGRESSO GRATUITO
Musica: cos’è e come si fa
come nasce e si realizza un
progetto musicale nella produzione moderna
a cura
del M° Tony Carnevale
Sintesi del programma
Il workshop è aperto a TUTTI;
si affronterà un discorso a carattere divulgativo sui processi creativi che portano alla formazione di un’idea musicale e
sulla psicoacustica, con
approfondimenti sulle varie figure che fanno parte della produzione musicale attuale (compositore,
autore, arrangiatore, produttore musicale, interprete, esecutore, fonico
etc.) e su come sia possibile, con l’aiuto dell’informatica, realizzare un
prodotto professionale in autonomia con
un semplice PC.
Il tutto con esempi musicali
concreti presi dall’attualità.
Ma non basta: si parlerà anche
di nuove possibilità di approccio alla
musica, sia come studio che come semplice “vissuto”, offerte da ricerche in
ambito psicologico.
Sono particolarmente invitate
a partecipare tutte le persone che, a qualsiasi livello, realizzano o provano a
realizzare proprie musiche o testi originali:
quindi aspiranti (o già attivi) Cantautori e Cantautrici, Gruppi, Compositori e
Compositrici, Autori e Autrici di testi (anche semplici poesie o scritti di
qualunque genere, diari etc.) e chiunque voglia saperne di più su come si può
sviluppare e realizzare un’idea originale, dalla
sua nascita alla realizzazione su CD o dal vivo.
Sarà inoltre brevemente presentato
il libro Il suono ritrovato, un’importante
ricerca sulla musica che ha dato origine al metodo ANORA (approccio non
razionale), una rivoluzione nell’ambito della formazione musicale e della
musica nel senso più ampio possibile, che propone l’espressione attraverso i
suoni come diritto di tutti gli
esseri umani e non privilegio di pochi.
Siamo
tutti musicisti….venite
a scoprirlo.
Note biografiche sul relatore
Tony
Carnevale è
considerato dalla critica specializzata “…uno
dei più importanti musicisti italiani di sempre”. E’ attivo come pianista, compositore,
arrangiatore, orchestratore, direttore di coro e d’orchestra, produttore
musicale; ha lavorato e lavora in diversi settori di applicazione della musica,
dalla discografia alla televisione, dal teatro/danza al cinema. Oltre alle
tante produzioni realizzate per altri artisti, è autore di 7 lavori personali
recensiti in tutto il mondo ed è presente in diverse enciclopedie
internazionali come musicista attivo nel genere Progressive, Rock Sinfonico e
Modern Symphony.
Dal 2000 svolge anche attività
come formatore, sia in Conservatorio che nelle scuole private, avendo elaborato
questo metodo originale che permette
a chiunque di esprimersi attraverso i suoni.
E’ autore di ben due libri
sull’argomento: “Il Pensiero e il suono”
e “Il suono ritrovato”.
Dal 2016 è presidente
dell’Associazione Culturale ANORA.
E' un evento particolarmente adatto agli adolescenti, con un focus sulla musica e
sulla moderna produzione musicale.
Interviste sulla formazione musicale a Tony Carnevale e ad Ennio Morricone, a cura dell'Adnkronos
AdnKronos 8.5.16
Scuola: Tony Carnevale, per musica in classe serve un pensiero nuovo
Roma, 8 mag. (AdnKronos) - Musica in classe? "Serve un pensiero nuovo". Ne è convinto Tony Carnevale, musicista e formatore, conduce con un metodo originale dei Laboratori all'interno dei quali si lavora alla formazione di un'identità artistica originale attraverso la realizzazione di progetti dei partecipanti a qualunque livello e senza limiti di genere e stile. "Ancora oggi - sottolinea Carnevale all'Adnkronos - la formazione musicale è principalmente concentrata sul suonare uno strumento o cantare, su aspetti quindi esecutivi, lasciando ai margini un aspetto invece fondamentale che appartiene indistintamente a tutti gli esseri umani: la possibilità di creare un proprio suono". "Da tempo immemorabile - spiega - l'essere umano costruisce strumenti o emette suoni con la voce senza che questo abbia un'utilità, ma soltanto come profonda esigenza espressiva; quando si viveva nelle caverne non esistevano certo sale da concerto o scuole di musica, ma questo non impediva agli esseri umani di produrre suoni che, per ovvie ragioni, non potevano essere stati ''imparati'' ma ''creati''".
Secondo Carnevale, quindi "per affrontare il problema è necessario chiarirsi sul termine creatività, spesso utilizzato come generico accenno ad attività artistiche, che non sono automaticamente attività creative. Molto spesso infatti la formazione non prevede la produzione di suoni originali, ma l'esecuzione di cosa già esistenti, e questo con la creatività ha a che fare in modo parziale". "Basterebbe poi osservare - evidenzia - quanto nella cultura e nella didattica sia dominante la figura dell'esecutore rispetto a quella del compositore, per capire che c'è qualcosa che deve essere analizzato meglio. Troppo spesso - lamenta - si pensa inoltre alla creatività come qualcosa che c'è o non c'è (o arriverà), qualcosa di misterioso che verrebbe forse da una predestinazione o da un dono divino". "La creatività - ribadisce - è legata invece a un movimento del pensiero che produce un'idea e la sviluppa concretamente. Questo movimento appare spesso come spontaneo, ma in realtà origina sempre da uno stimolo, cosciente o non cosciente, dal rapporto con altri esseri umani e con le loro rappresentazioni".
Secondo il musicista "questa visione ''umana'' (quindi non ''divina''), può portare all'elaborazione di una metodologia adeguata allo stimolo e sviluppo di questo aspetto, quello creativo, che altrimenti verrebbe abbandonato a se stesso o, peggio ancora, soffocato da un assetto puramente tecnico-teorico. Esprimersi attraverso suoni originali, non imparati da altri, è un diritto di tutti, non uno specifico di qualche eletto; poi fare il compositore di mestiere è un'altra cosa, ma saper pensare una propria musica, o anche solo saper improvvisare, è indispensabile per una visione nuova e moderna della formazione musicale". "Senza una visione di questo genere - evidenzia Carnevale - è difficile, se non impossibile, parlare di creatività umana e di come rendere possibile una formazione musicale più profonda e completa, a partire dalla formazione dei formatori, spesso impreparati al delicatissimo rapporto di sviluppo di realtà così profonde di un altro essere umano. Senza un'adeguata preparazione psicologica - ribadisce - è praticamente impossibile pensare di fare formazione: anche se costa molto affermarlo, i danni prodotti da insegnanti e metodologie inadeguate sono tali che, in mancanza di una nuova ricerca sulla formazione musicale e artistica in generale, si possa arrivare a pensare che sia addirittura meglio avvicinarsi alla musica con quella spontaneità che non di rado, come le storie di tanti musicisti testimoniano, produce risultati eccellenti".
Carnevale mette quindi in luce il problema "dell'antiquato e a volte scandaloso sistema di reclutamento degli insegnanti, basato su astratti titoli e spesso inquinato da valutazioni ''insindacabili'' quanto assurde di tali titoli e pericolose per gli studenti: sono questi ultimi, infatti, quelli che poi ci vanno di mezzo, purtroppo, in quanto non di rado hanno a che fare con ''insegnanti'' non propriamente qualificabili come tali". "Ci vuole il contributo di tutti - aggiunge - musicisti, insegnanti e politici, per lo stretto legame che c'è tra formazione e cultura; il mio modesto contributo lo sto portando sia nelle attività dei laboratori musicali che da ormai 16 anni propongo come una possibile nuova metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo delle capacità di esprimersi attraverso i suoni, soprattutto i propri suoni, sia nel mio ultimo libro 'Il suono ritrovato', dove si propone la possibilità concreta di un approccio non razionale alla musica, un approccio che privilegia l'aspetto creativo-espressivo rispetto a quello tecnico-esecutivo". "Anche se la strada da percorrere è lunga - conclude - una nuova visione della formazione musicale è possibile, ma le buone intenzioni non sono purtroppo sufficienti: ci vuole, appunto, un pensiero nuovo".
SCUOLA: MORRICONE, MUSICA IN CLASSE? SERVONO CORSI AI PROFESSORI
Il premio Oscar, ne parlai anni fa con l'allora ministro Berlinguer, per una vera riforma servirebbe un decennio Roma, 8 mag. (AdnKronos) - "Insegnare la musica nelle scuole? Magari, ma serve una generazione di insegnanti da preparare perché attualmente non sono in grado di farlo". Parola del compositore premio Oscar Ennio Morricone, che da anni si spende su questo tema. Conversando con l'Adnkronos infatti, il musicista ricorda: "Anni fa ne parlai con l'allora ministro dell'Istruzione Luigi Berlinguer e avevamo concordato cosa si dovesse fare. I docenti di quelle scuole nelle quali la musica è ancora oggetto di una qualche attenzione, purtroppo non possiedono alcun metodo didattico. Per questo dovrebbero fare dei corsi". Secondo Morricone, "per fare una vera riforma in questo senso servirebbe un decennio con un programma ad hoc e degli insegnanti in grado di svolgerlo. Inoltre - sottolinea il compositore - non serve far suonare i bambini con i flautini di plastica, ma bisogna far loro ascoltare la musica spiegando le forme musicali". Per questo, secondo l'autore della colonna sonora di 'C'era una volta in America', "bisogna dotare tutte le scuole di un impianto per ascoltare la musica e di importanti incisioni discografiche. Gli studenti devono ascoltare i brani come esempio degli argomenti teorici: se si parla della sonata per pianoforte, bisogna fare sentire loro quelle di Mozart e Beethoven", conclude Morricone.
Scuola: Tony Carnevale, per musica in classe serve un pensiero nuovo
Roma, 8 mag. (AdnKronos) - Musica in classe? "Serve un pensiero nuovo". Ne è convinto Tony Carnevale, musicista e formatore, conduce con un metodo originale dei Laboratori all'interno dei quali si lavora alla formazione di un'identità artistica originale attraverso la realizzazione di progetti dei partecipanti a qualunque livello e senza limiti di genere e stile. "Ancora oggi - sottolinea Carnevale all'Adnkronos - la formazione musicale è principalmente concentrata sul suonare uno strumento o cantare, su aspetti quindi esecutivi, lasciando ai margini un aspetto invece fondamentale che appartiene indistintamente a tutti gli esseri umani: la possibilità di creare un proprio suono". "Da tempo immemorabile - spiega - l'essere umano costruisce strumenti o emette suoni con la voce senza che questo abbia un'utilità, ma soltanto come profonda esigenza espressiva; quando si viveva nelle caverne non esistevano certo sale da concerto o scuole di musica, ma questo non impediva agli esseri umani di produrre suoni che, per ovvie ragioni, non potevano essere stati ''imparati'' ma ''creati''".
Secondo Carnevale, quindi "per affrontare il problema è necessario chiarirsi sul termine creatività, spesso utilizzato come generico accenno ad attività artistiche, che non sono automaticamente attività creative. Molto spesso infatti la formazione non prevede la produzione di suoni originali, ma l'esecuzione di cosa già esistenti, e questo con la creatività ha a che fare in modo parziale". "Basterebbe poi osservare - evidenzia - quanto nella cultura e nella didattica sia dominante la figura dell'esecutore rispetto a quella del compositore, per capire che c'è qualcosa che deve essere analizzato meglio. Troppo spesso - lamenta - si pensa inoltre alla creatività come qualcosa che c'è o non c'è (o arriverà), qualcosa di misterioso che verrebbe forse da una predestinazione o da un dono divino". "La creatività - ribadisce - è legata invece a un movimento del pensiero che produce un'idea e la sviluppa concretamente. Questo movimento appare spesso come spontaneo, ma in realtà origina sempre da uno stimolo, cosciente o non cosciente, dal rapporto con altri esseri umani e con le loro rappresentazioni".
Secondo il musicista "questa visione ''umana'' (quindi non ''divina''), può portare all'elaborazione di una metodologia adeguata allo stimolo e sviluppo di questo aspetto, quello creativo, che altrimenti verrebbe abbandonato a se stesso o, peggio ancora, soffocato da un assetto puramente tecnico-teorico. Esprimersi attraverso suoni originali, non imparati da altri, è un diritto di tutti, non uno specifico di qualche eletto; poi fare il compositore di mestiere è un'altra cosa, ma saper pensare una propria musica, o anche solo saper improvvisare, è indispensabile per una visione nuova e moderna della formazione musicale". "Senza una visione di questo genere - evidenzia Carnevale - è difficile, se non impossibile, parlare di creatività umana e di come rendere possibile una formazione musicale più profonda e completa, a partire dalla formazione dei formatori, spesso impreparati al delicatissimo rapporto di sviluppo di realtà così profonde di un altro essere umano. Senza un'adeguata preparazione psicologica - ribadisce - è praticamente impossibile pensare di fare formazione: anche se costa molto affermarlo, i danni prodotti da insegnanti e metodologie inadeguate sono tali che, in mancanza di una nuova ricerca sulla formazione musicale e artistica in generale, si possa arrivare a pensare che sia addirittura meglio avvicinarsi alla musica con quella spontaneità che non di rado, come le storie di tanti musicisti testimoniano, produce risultati eccellenti".
Carnevale mette quindi in luce il problema "dell'antiquato e a volte scandaloso sistema di reclutamento degli insegnanti, basato su astratti titoli e spesso inquinato da valutazioni ''insindacabili'' quanto assurde di tali titoli e pericolose per gli studenti: sono questi ultimi, infatti, quelli che poi ci vanno di mezzo, purtroppo, in quanto non di rado hanno a che fare con ''insegnanti'' non propriamente qualificabili come tali". "Ci vuole il contributo di tutti - aggiunge - musicisti, insegnanti e politici, per lo stretto legame che c'è tra formazione e cultura; il mio modesto contributo lo sto portando sia nelle attività dei laboratori musicali che da ormai 16 anni propongo come una possibile nuova metodologia per l'apprendimento e lo sviluppo delle capacità di esprimersi attraverso i suoni, soprattutto i propri suoni, sia nel mio ultimo libro 'Il suono ritrovato', dove si propone la possibilità concreta di un approccio non razionale alla musica, un approccio che privilegia l'aspetto creativo-espressivo rispetto a quello tecnico-esecutivo". "Anche se la strada da percorrere è lunga - conclude - una nuova visione della formazione musicale è possibile, ma le buone intenzioni non sono purtroppo sufficienti: ci vuole, appunto, un pensiero nuovo".
SCUOLA: MORRICONE, MUSICA IN CLASSE? SERVONO CORSI AI PROFESSORI
Il premio Oscar, ne parlai anni fa con l'allora ministro Berlinguer, per una vera riforma servirebbe un decennio Roma, 8 mag. (AdnKronos) - "Insegnare la musica nelle scuole? Magari, ma serve una generazione di insegnanti da preparare perché attualmente non sono in grado di farlo". Parola del compositore premio Oscar Ennio Morricone, che da anni si spende su questo tema. Conversando con l'Adnkronos infatti, il musicista ricorda: "Anni fa ne parlai con l'allora ministro dell'Istruzione Luigi Berlinguer e avevamo concordato cosa si dovesse fare. I docenti di quelle scuole nelle quali la musica è ancora oggetto di una qualche attenzione, purtroppo non possiedono alcun metodo didattico. Per questo dovrebbero fare dei corsi". Secondo Morricone, "per fare una vera riforma in questo senso servirebbe un decennio con un programma ad hoc e degli insegnanti in grado di svolgerlo. Inoltre - sottolinea il compositore - non serve far suonare i bambini con i flautini di plastica, ma bisogna far loro ascoltare la musica spiegando le forme musicali". Per questo, secondo l'autore della colonna sonora di 'C'era una volta in America', "bisogna dotare tutte le scuole di un impianto per ascoltare la musica e di importanti incisioni discografiche. Gli studenti devono ascoltare i brani come esempio degli argomenti teorici: se si parla della sonata per pianoforte, bisogna fare sentire loro quelle di Mozart e Beethoven", conclude Morricone.
Donna Musica: primi passi per l'Associazione Culturale Anora
...un grazie di cuore a tutte e tutti quelli che sono intervenuti a
questo nostro evento! è stata un'esperienza veramente importante ed
emozionante...la prima volta della nostra neonata Associazione Culturale
ANORA. Grazie al Consiglio Nazionale delle Donne Italiane, al Zonta
Club e a tutte le associazioni di donne che ci hanno ospitato. "Donna
Musica" è solo l'inizio...
Donna Musica: Conferenza-Concerto
E' una conferenza-concerto sul tema "La Donna e la Musica", organizzata dal Consiglio Nazionale Donne Italiane e dal Zonta Club Roma 2, in collaborazione con la neonata Associazione Culturale Anora.
L'evento prevede una breve relazione del M° Tony Carnevale e, a seguire, un concerto tutto al femminile con musiche originali composte e interpretate da: Valentina Certelli, Laura De Mariassevich, Francesca Esposito, Federica Gattai, Stefania Graziani, Daphne Nisi, Sara Sileo.
Ingresso libero, giovedì 21 Aprile, ore 17, Casa dell'Aviatore, Viale dell'Università 20, Roma.
Il suono ritrovato - RAI 3 - a cura di Arturo Stalteri
"Qui comincia", RAI 3, 18 giugno 2015, trasmissione a cura di Arturo Stalteri
clicca QUI per ascoltare
Il suono ritrovato - recensione di Riccardo Storti
Tony Carnevale.
Ritrovare il suono per ripensarlo
di Riccardo Storti
Inoltre, siamo sinceri. I veri "addetti ai lavori" sono loro. Noi, che stiamo al di qua del banco del mixer, tra palco e realtà, siamo solo dei testimoni dotati di taccuino, pronti a raccontare qualcosa che ci sarebbe piaciuto fare da grandi. Destino del cosiddetto "critico". Nobilissima arte, la critica, però sovente, in campo rock, dagli anni Settanta ad oggi, molti si sono improvvisati, fidandosi di un orecchio perspicace ma - in taluni casi - privo di educazione musicale. Vecchio discorso, oggi ancora più in auge grazie (o per colpa) della rete, dove basta un click per crearsi un blog e lanciarsi in descrizioni musicali (anche oneste) ma che nulla hanno a che vedere con l'analisi. Figuriamoci poi con la musicologia (che, come qualsiasi altra disciplina, bisogna studiare). Ma va bene così. Però, quando l'uomo di musica abbandona lo strumento per il foglio di carta, c'è solo da imparare.
A questo ci aveva abituato il compositore Tony Carnevale, quando, cinque anni fa, aveva pubblicato il suo primo saggio, Il pensiero e il suono. Già questa parola, "suono", indica la complessità con cui il musicista affronta la materia della propria creatività, ben oltre le prevedibili "note". Il suono, appunto. Che è colore, ma anche fisica invisibilità. E, attraverso la dimensione temporale, lo si riesce a trovare, anzi a ritrovare.
Il suono ritrovato. Così si chiama l'ultimo volume di Tony Carnevale, uscito nell'estate 2014 e pubblicato da UniversItalia. Si tratta di un lungo excursus sul "fare musica" partendo dal campo; quasi un ordinato quaderno di appunti che descrive e narra i frutti pratici di un lavoro appassionato e professionalmente impeccabile. Come indica il sottotitolo vagamente provocatorio, si parte da "un approccio non razionale alla musica", toccando, via via, aspetti e categorie fondamentali della dimensione creativa nel campo delle arti sonore, dalla formazione scolastica all'autonomia interpretativa, dal momento individuale a quello collettivo (suonare da soli, suonare insieme). Attenzione, però, perché ce n'è anche per l'altra parte, quella dell'ascoltatore.
Basta scorrere l'indice per essere attirati da un volume che parla a chiunque, con un linguaggio diretto, senza la presunzione di salire in cattedra per pontificare, semmai con il naturale scopo di condividere i propri giochi sonori. Carnevale, per avvalorare le numerose tesi avanzate nel libro, si serve di ascolti diretti che vanno dai Pink Floyd a Vasco Rossi, passando per i Tiromancino, Keith Jarrett, Bach e Wagner. Emozionante l'epigrafe posta in copertina: "... al tempo meravigliosamente perso insieme". Parole dell'amico Francesco Di Giacomo, in una dedica personale all'autore.
Il bello de Il suono ritrovato sta alla fine, quando lo avrete conluso e le domande non saranno finite; non perché siano mancate le risposte, ma perché il buon Carnevale ha messo in moto dentro di voi un'idea di musica che, superata la zona sonica, si fa pensiero.
© Riccardo Storti
clicca qui per leggere la recensione sul web
21 marzo - Concerto del Laboratorio "Oltre le note", diretto da Tony Carnevale
21 Marzo, Piazza Testaccio, nell’ambito dell’evento “Open Testaccio 2015”
Concerto del Laboratorio “Oltre le note”, diretto da Tony Carnevale
Il laboratorio Oltre le note, attivo presso la Scuola di Musica di Testaccio, è una proposta decisamente innovativa nel campo della formazione musicale: i princìpi sui quali si basa derivano da una lunga esperienza e ricerca che ha portato all’elaborazione del metodo ANORA, che rivoluziona il classico metodo tecnico-nozionistico-strumentistico tradizionale, proponendo un approccio non razionale alla musica. Punto cardine è lo sviluppo della creatività e la ricerca di un proprio suono originale, di una propria identità artistica: questo avviene lavorando da subito su un proprio progetto musicale o di testo, a qualunque livello, in un contesto collettivo all’interno del quale ognuno contribuisce anche alla realizzazione dei progetti degli altri partecipanti, stimolando la collaborazione artistica e il rapporto su base creativa.
Non ci sono quindi distanze tecniche, né limiti di genere.
E non ci sono lezioni: ogni approfondimento tecnico scaturisce da una difficoltà incontrata nella realizzazione dei vari progetti originali, una conoscenza che si fonde quindi sempre con un’esigenza espressiva. Richiesta, quindi, non imposizione di conoscenze teoriche e tecniche.
Esprimersi attraverso la musica è un diritto dell’essere umano: la filosofia alla base del metodo propone infatti il superamento dell’idea culturalmente radicata che essere musicista sia un “dono” divino. Ma non basta: bisogna anche andare oltre l’idea culturalmente radicata dello strumentista “palestrato” che passa la vita a fare esercizi; andare oltre l’idea che musicista sia solo una persona che suona o canta da virtuoso: la musica può e deve essere inventata, ed ognuno può creare la propria musica, a qualunque livello, oltre ogni giudizio, oltre ogni tecnica, così come fecero migliaia di anni fa gli esseri umani primitivi quando provarono a soffiare dentro un bastoncino cavo o un osso di animale per esprimersi attraverso un suono. Non c’erano scuole né sale da concerto, quel suono non poteva essere stato “imparato”, ma doveva nascere da un’esigenza interna e non utile, non razionale.
La musica non è quindi una cosa per pochi eletti, ma un diritto di tutti: il Laboratorio si rivolge a chi già canta o suona o scrive parole, ma anche, forse in particolare, a chi non lo fa e vorrebbe provare a farlo.
Incontriamoci il 21 marzo: potrete ascoltare i lavori realizzati nel contesto umano e artistico del laboratorio, ma per capire meglio la nostra esperienza formativa vogliamo invitarvi ad ascoltare quello che suoneremo e canteremo, non solo come suoneremo e canteremo. Sono i nostri suoni originali, pensati, costruiti e realizzati, non li abbiamo presi in prestito da nessuno: testi, musiche e tutto il resto sono il frutto dell’incontro tra la fantasia dei partecipanti e quella del direttore, ma anche della sua metodologia e del lavoro instancabile e generoso di questo musicista-riceratore che da anni mette la propria esperienza e la propria realtà umana ed artistica a disposizione di chiunque ne voglia usufruire.
Il metodo ANORA è illustrato nel libro Il suono ritrovato – un approccio non razionale alla musica (Universitalia – EUS) e sarà disponibile a Testaccio presso la Libreria Arion, Piazza S. Maria Liberatrice 23/26.
Nell’ambito dell’evento “Open Testaccio”, Sabato 21 marzo, Piazza Testaccio, ore 17 con: Ornella Amodio, Roberto Coccoda, Roberto Deiana, Francesca Esposito, Gianluigi Farina, Marco Gentili, Stefania Graziani, Gateano Mattioli, Daphne Nisi, Elisa Pezzuto.
RAI ISORADIO - La vita che grida
Una breve presentazione di questo brano con Francesco Di Giacomo e Rodolfo Maltese su RAI Isoradio. Clicca sul link RAI Isoradio
Il suono ritrovato: recensione/intervista a cura di Claudio Costantino
Clicca sul link per leggere l'articolo Il suono ritrovato direttamente dal sito
Posted on 11 gennaio 2015, 17:42 By Redazione
Si intitola “Il suono ritrovato: un approccio non razionale alla musica” (Universitalia/ EUS,) il nuovo saggio musicale scritto da Tony Carnevale.
Per chi ha avuto modo di conoscere i suoi lavori, Tony Carnevale è
“solo” un grande musicista, anche se la sua fama è piuttosto al di sotto
dell’altissima qualità artistica e tecnica della sua musica e della
varietà dei campi di applicazione della stessa nei quali si è
cimentato,come del resto fa notare il noto critico musicale Flavio Brighenti
nella prefazione del libro. Ma per chi ha avuto la fortuna di
conoscerlo personalmente, Tony è un’inesauribile fonte di stimoli e di
risposte, uno che generosamente mette tutta la sua esperienza al
servizio degli altri,: E lo fa con questo libro frutto della
sua esperienza e della sua riflkessione sulla musica. Il libro è stato
scritto con l’intento, riuscitissimo, di essere comprensibile a tutti, In copertina una frase autografa di Francesco Di Giacomo; che ha dedicato a Tony per il suo compleanno nel dicembre del 2013: : “Al tempo meravigliosamente perso insieme”.
Sono parole che – come scrive Carnevale nel libro – riassumono il
senso profondo del fare le cose “inutili”, cioè le cose non utili alla
sopravvivenza materiale, come la musica, ma necessarie alle esigenze
profonde dell’essere umano,
Abbiamo incontrato Tony Carnevale a cui abbiamo chiesto di raccontarci il suo libro.
Non è facile spiegare in poche battute – ci dice Tony Carnevale –
queste pagine dense di elaborazioni e proposte, frutto di una lunga
ricerca, che parte dalla mia esperienza di studente di Conservatorio,
seguita poi da anni di attività artistica e professionale che hanno
sempre camminato parallelamente ad una ricerca sulla realtà umana
profonda, in particolare sulla fantasia umana e sulla reazione umana al
suono. Sostanzialmente si tratta di una nuova proposta metodologica per
la formazione musicale che si pone come alternativa alla didattica
tradizionale e si presenta quindi anche come proposta culturale, come
una nuova possibile poetica, spaziando però a 360 gradi sulla musica,
con considerazioni anche storiche e politiche, il tutto arricchito e
sviluppato dall’esperienza dei Laboratori di Creazione e Interpretazione
di Musica Originale che ormai da 15 anni conduco.
Il punto di partenza è il diritto di ogni essere umano di esprimersi
attraverso il suono a tutti i livelli, oltre ogni tecnica, oltre ogni
genere, è la ricerca del proprio suono originale, quello che ha spinto
un essere umano primitivo a prendere un bastoncino o un osso di animale e
forarlo per farne un rudimentale flauto, senza che esistessero sale da
concerto o scuole di musica. Un suono, quindi, non imparato, come, del
resto, quello del nostro primo vagito, un suono che nasce da dentro.
Ritrovare
il proprio suono vuol dire affrontare la musica con un approccio
psicologico, un approccio non razionale che abbia come obiettivo lo
sviluppo di ciò di cui la didattica tradizionale non si è mai occupata:
la creatività. Questo avviene principalmente facendo lavorare le persone
in formazione sui propri progetti originali, sostituendo anche il
concetto di esercizio con quello di attività, e il concetto di
“apprendimento per nozioni” con quello di “apprendimento per rapporto”.
Rapporto basato sul fare insieme, inventando e costruendo musica e
testi, un rapporto, cioè, su base creativa.
Nei laboratori ognuno realizza quindi un proprio progetto originale
contribuendo contemporaneamente alla realizzazione dei progetti degli
altri partecipanti, in un contesto collettivo in cui non ci sono
distanze tecniche né limiti di genere, una sorta di società ideale dove
il collettivo lavora per la realizzazione di ognuno, ognuno al livello
che può esprimere in quel determinato momento. Ci sono infatti persone
alle prime armi che lavorano insieme a persone diplomate al
Conservatorio.
Il libro cammina però su due binari paralleli, proponendosi anche
come un manuale, con tantissimi suggerimenti anche di carattere molto
pratico, di “mestiere”, per musicisti moderni o per formatori e
insegnanti. Ma è anche uno strumento utile a chiunque abbia avuto a che
fare con la musica e poi ha mollato, o a chiunque la voglia vivere anche
solo come semplice appassionato. Si affrontano temi come l’ideazione
musicale, la composizione, l’arrangiamento, l’interpretazione e altro
ancora, con approfondimenti di natura artistica, metodologica, storica e
di prassi artistica e professionale, senza mai perdere di vista
l’aspetto psicologico dei temi trattati e quello più generalmente
psicoacustico della reazione umana al suono. Quindi non solo la musica
originale, ma anche lo svilupo delle capacità interpretative, perché non
si può essere bravi interpreti se non si è sviluppato il proprio mondo
creativo, poiché questa carenza non permette di entrare in risonanza con
il mondo creativo di chi ha composto la musica che andiamo ad
interpretare.Tutti, quindi, possono fare musica, ognuno con le proprie
possibilità: in questo senso siamo tutti “uguali”, con tutti i
significati sociali e politici che questo sottintende.
Si cerca di restituire alle persone questo diritto all’espressione
attraverso il suono, diritto che viene negato dall’immagine
culturalmente proposta del musicista “virtuoso”, un diritto che invece è
di tutti, al di là della tecnica e della teoria. Una proposta di un
assetto, quindi, un modo diverso di pensare e vivere la musica e i
musicisti, un modo diverso di essere anche “semplici” ascoltatori, nel
senso più profondo del termine, ritrovando quella risonanza, quel
“suono” interno che ogni essere umano ha.
Un assetto che tenta di mettere in discussione questa immagine del
musicista che la cultura dominante, con la complicità della didattica
tradizionale e dell’alienazione religiosa, continua a proporre;questo
libro è infatti anche la proposta che musicisti non si nasce, non c’è
nessuna “scintilla divina”: musicisti si diventa.
La musica come rapporto tra fantasie umane, da fantasia umana a fantasia umana, rapporto interumano.
Ma non è tutto: le oltre 250 pagine del libro sono dense di argomenti
e ipotesi di ricerca… V olendo definire genericamente la proposta di
approccio non razionale, direi cheil nocciolo del discorso sta proprio,
forse, in questo “non”, che sta ad indicare una presenza, la presenza di
un “non razionale”, di una fantasia umana invisibile ma percepibile,
una fantasia umana che oggi possiamo conoscere grazie alla scoperta
della dinamica della nascita fatta dal Prof. Massimo Fagioli già più di
40 anni fa, che ci può guidare nella costruzione di un nuovo orizzonte
nella formazione musicale e nella didattica.
Il libro è disponibile su IBS, anche nella recentissima nuova edizione inserita nella collana di psicologia.
La lista delle librerie dove si può acquistare è sul sito dell’ autore.
a cura di Claudio Costantino
Tony Carnevale:
Il suono ritrovato: un approccio non razionale alla musica
(Universitalia / Edizioni Umanistiche Scientifiche)
IL SUONO RITROVATO - recensione Agenzia Radicale
Una bella recensione del libro "Il suono ritrovato" su Agenzia Radicale
clicca sul link o leggi qui di seguito
Il suono ritrovato - recensione Agenzia Radicale
Non si può che dire grazie dopo la lettura de "Il suono ritrovato", edito da Universitalia, che propone con intelligenza e coraggio una ricerca culturale unica, partendo da domande semplici che non hanno forse mai trovato risposta: cos’è la musica? musicisti si nasce o si diventa? da dove nasce l’ideazione musicale?
A scriverlo è il compositore Tony Carnevale, autore, tra l’altro, di sette dischi apprezzati dalla critica specializzata che lo suggellano artista di livello internazionale; musicista dal ricco curriculum professionale che sorprende per vastità e versatilità, in questo libro approfondisce una ricerca sulla musica e sulla formazione, iniziata nel 2000 con i suoi laboratori di Creazione e Interpretazione di Musica Originale, i primi in Italia in un Conservatorio.
Le risposte di Carnevale arrivano puntuali, mettono in discussione anni di pensiero sedimentato nella cultura dominante che esalta un modello di musicista virtuoso relegando l’ideazione a un fatto sovrannaturale, a un dono "divino". Complice di questa cultura è la didattica tradizionale che basandosi su un approccio teorico-tecnico ha da sempre annullato la parte ideativa e non si è mai occupata della formazione del pensiero creativo.
Bisogna partire da un assetto nuovo, sostiene l’autore: la musica è innanzitutto rapporto interumano, espressione della fantasia dell’essere umano che si rivolge alla fantasia di altri esseri umani, una proposizione la cui semplicità è tanto più disarmante quanto, purtroppo, incompresa dai più.
O meglio da una cultura dominante che continua a proporre numeri da circo, spesso pura esibizione. Invece, afferma l’autore, la musica è di tutti e tutti possono fare musica ognuno con le proprie possibilità perché l’importante è essere veri, arrivare agli altri; affermazione che conferma ulteriormente l’importanza culturale di questo libro, mettendo in crisi una didattica tradizionale che da troppo tempo privilegia il fare tecnico rispetto all’esigenza espressiva, stroncando la passione di tanti, tutti quelli che hanno abbandonato la musica a causa dei loro stessi maestri!
Necessario quindi, continua Carnevale, occuparsi della formazione di un pensiero musicale creativo in modo da restituire all’essere umano la possibilità e il diritto di esprimersi attraverso i suoni uscendo dalla trappola mortale del virtuosismo. E Carnevale, con la stessa passione che contraddistingue la sua musica, approfondisce il discorso in queste oltre 300 pagine nelle quali propone una metodologia concreta e rivoluzionaria, basata sulla ricerca e sviluppo dell’originale identità artistica di ogni essere umano.
Partendo da considerazioni scientifiche sulla realtà umana, espresse nella nota Teoria della Nascita del Prof M. Fagioli, che afferma che tutti gli esseri umani nascono uguali, Carnevale sostiene che la creatività si può sviluppare nel rapporto con il formatore-artista e non solo.
La sua metodologia si esprime infatti pienamente nei laboratori che conduce presso la storica scuola di musica Testaccio, dove in un contesto collettivo i partecipanti lavorano alla realizzazione dei propri progetti e contemporaneamente collaborano alla realizzazione dei progetti degli altri, senza alcuna limitazione di genere. Apprendimento per rapporto quindi, che porta i partecipanti a "chiedere" nel momento in cui trovano un limite alla realizzazione del proprio progetto, andando oltre la scissione tra teoria e pratica proposta dalla didattica tradizionale, arrivando anche a veri e propri suggerimenti di mestiere.
La musica non esiste, esistono esseri umani che inventano, cantano, suonano, fanno la musica: forse ora grazie a questo libro, tutti hanno la possibilità di ritrovare la propria originalità, il "proprio suono".
Stefania Graziani
clicca sul link o leggi qui di seguito
Il suono ritrovato - recensione Agenzia Radicale
Non si può che dire grazie dopo la lettura de "Il suono ritrovato", edito da Universitalia, che propone con intelligenza e coraggio una ricerca culturale unica, partendo da domande semplici che non hanno forse mai trovato risposta: cos’è la musica? musicisti si nasce o si diventa? da dove nasce l’ideazione musicale?
A scriverlo è il compositore Tony Carnevale, autore, tra l’altro, di sette dischi apprezzati dalla critica specializzata che lo suggellano artista di livello internazionale; musicista dal ricco curriculum professionale che sorprende per vastità e versatilità, in questo libro approfondisce una ricerca sulla musica e sulla formazione, iniziata nel 2000 con i suoi laboratori di Creazione e Interpretazione di Musica Originale, i primi in Italia in un Conservatorio.
Le risposte di Carnevale arrivano puntuali, mettono in discussione anni di pensiero sedimentato nella cultura dominante che esalta un modello di musicista virtuoso relegando l’ideazione a un fatto sovrannaturale, a un dono "divino". Complice di questa cultura è la didattica tradizionale che basandosi su un approccio teorico-tecnico ha da sempre annullato la parte ideativa e non si è mai occupata della formazione del pensiero creativo.
Bisogna partire da un assetto nuovo, sostiene l’autore: la musica è innanzitutto rapporto interumano, espressione della fantasia dell’essere umano che si rivolge alla fantasia di altri esseri umani, una proposizione la cui semplicità è tanto più disarmante quanto, purtroppo, incompresa dai più.
O meglio da una cultura dominante che continua a proporre numeri da circo, spesso pura esibizione. Invece, afferma l’autore, la musica è di tutti e tutti possono fare musica ognuno con le proprie possibilità perché l’importante è essere veri, arrivare agli altri; affermazione che conferma ulteriormente l’importanza culturale di questo libro, mettendo in crisi una didattica tradizionale che da troppo tempo privilegia il fare tecnico rispetto all’esigenza espressiva, stroncando la passione di tanti, tutti quelli che hanno abbandonato la musica a causa dei loro stessi maestri!
Necessario quindi, continua Carnevale, occuparsi della formazione di un pensiero musicale creativo in modo da restituire all’essere umano la possibilità e il diritto di esprimersi attraverso i suoni uscendo dalla trappola mortale del virtuosismo. E Carnevale, con la stessa passione che contraddistingue la sua musica, approfondisce il discorso in queste oltre 300 pagine nelle quali propone una metodologia concreta e rivoluzionaria, basata sulla ricerca e sviluppo dell’originale identità artistica di ogni essere umano.
Partendo da considerazioni scientifiche sulla realtà umana, espresse nella nota Teoria della Nascita del Prof M. Fagioli, che afferma che tutti gli esseri umani nascono uguali, Carnevale sostiene che la creatività si può sviluppare nel rapporto con il formatore-artista e non solo.
La sua metodologia si esprime infatti pienamente nei laboratori che conduce presso la storica scuola di musica Testaccio, dove in un contesto collettivo i partecipanti lavorano alla realizzazione dei propri progetti e contemporaneamente collaborano alla realizzazione dei progetti degli altri, senza alcuna limitazione di genere. Apprendimento per rapporto quindi, che porta i partecipanti a "chiedere" nel momento in cui trovano un limite alla realizzazione del proprio progetto, andando oltre la scissione tra teoria e pratica proposta dalla didattica tradizionale, arrivando anche a veri e propri suggerimenti di mestiere.
La musica non esiste, esistono esseri umani che inventano, cantano, suonano, fanno la musica: forse ora grazie a questo libro, tutti hanno la possibilità di ritrovare la propria originalità, il "proprio suono".
Stefania Graziani
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